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L’analisi degli effetti dello smart working sulla psicologia degli individui, sulla socialità e sulla produttività ha avuto un ruolo marginale nel dibattito relativo a questa nuova modalità di lavoro che si è affermata durante la recente pandemia. Le ricerche che hanno evidenziato le implicazioni positive del lavoro agile, in termini ambientali e organizzativi, e le molteplici indagini che hanno ‘quantificato’ la diffusione del fenomeno sono state ampiamente argomentate e avvalorate.

L’esecuzione delle mansioni lavorative in un contesto domestico, spesso autoreferenziale, ha aumentato gradualmente la consapevolezza dei possibili impatti che lo smart working possa avere sulla psiche, socialità e altri aspetti del lavoro stesso.  È così emersa una realtà complessa e stratificata dove hanno trovato il giusto spazio i pregi e i difetti dello smart working.

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